Cerca
Close this search box.

Complesso molitorio di
San Maurizio e Museo Contadino

Sulla “Strada Antica di Monti”, parte dell’antica “Via del Sale”, che si inerpica, partendo da Via Betti, nella vallata del fiume S. Francesco, vicino alla frazione di San Maurizio di Monti,  è presente un gruppo di vecchie case contadine al cui interno si trovano ancora un antico mulino e un frantoio. Le antiche costruzioni sono precedute da un bel ponte in pietra, del tipo cosiddetto “romano”, e formano un “Complesso Molitorio” di grande interesse storico e d’arte contadina. Il complesso appartiene alla famiglia Pendola, la quale ha voluto creare nella sua proprietà un Museo di Civiltà Contadina Inginocchiatoio all’interno del complesso molitorioper tramandare l’attività tradizionale degli avi, intitolandolo al proprio rappresentante più insigne, l’eroe garibaldino Giovanni Pendola.

Nell’edificio principale al primo piano è stata ricreata l’ambientazione originale dell’epoca in cui il posto era ancora abitato dai Pendola.

Nell’immobile di dimensioni maggiori, edificato nel XVII secolo (ma più volte ristrutturato soprattutto nel Novecento), si trova il frantoio delle olive.

Qui sono presenti tutti dispositivi originali per la produzione dell’olio: una vasca lapidea e la macina utilizzate per la frangitura, un contenitore (in dialetto puieu) per riscaldare l’acqua per le spremiture successive, il torchio, due vasche in ardesia in cui l’olio veniva raccolto e fatto decantare.

Nelle vicinanze si trova un mulino da grano, che si serviva della stessa ruota del frantoio. Il Museo è gestito dall’Associazione Culturale La Cipressa, nome che deriva dalla parola “soppressa”, che nel dialetto del luogo significa frantoio.

Periodicamente, di solito nella terza domenica del mese, l’Associazione Culturale “La Cipressa” effettua delle visite guidate gratuite al complesso molitorio del XVII secolo ed al Museo della Civiltà contadina “Cap. G.Pendola”.

Ti potrebbero interessare

Ruderi di San Tomaso

San Rocco e le Nagge

Torre Civica e chiesa di Santo Stefano (Oratorio dei Neri)