Cerca
Close this search box.

Ponte di Annibale

Nei pressi del porto turistico, la strada che porta da Rapallo a Santa Margherita Ligure e Portofino è sormontata da un antico ponte in pietra ad arcata unica detto “Ponte di Annibale”. Questo appellativo gli è stato dato perché sembra che sia probabile che, durante la seconda Guerra Punica, sulla costa nella zona di Rapallo, che allora era uno scalo marittimo commerciale siano sbarcati rifornimenti o rinforzi per le truppe che si sarebbero poi scontrate nella celebre battaglia della Trebbia (218 A.C.).

Pare, però , che si tratti solo di una suggestiva invenzione. Non si può infatti trovare nessun fondamento sul fatto che Annibale, scavalcate le Alpi nel 218 avanti Cristo, abbia percorso col suo esercito il nostro litorale, attraversando, o addirittura costruendo, questo ponte. In tutti i documenti, nelle carte, nei disegni e mappe pervenutici dal più remoto passato non v’è traccia di questo illustre personaggio che avrebbe legato il suo nome al ponte dalla mole imponente e solida, che è arrivato a noi attraverso i secoli. Esso viene sempre citato unitamente al corso d’acqua che sovrastava (Bolago, Borago, Boatto, Boate) e pare non assolse mai altra funzione che quella di collegare il “pagus” rapallese con i “vici” di Pagana, Pescino e Porto Delfino.

Il più antico atto che dà notizia del ponte è del 7 aprile 1049. Si tratta di una donazione con la quale tale Rainaldo dona alla chiesa di Santa Maria di Castello i beni che possedeva in Rapallo, tra cui terre che certi Guinizio e Dueta tenevano da lui in locazione “intorno al ponte” con dieci alberi di olivo e cinque di fico.

Il 15 settembre 1300 poi, il notaio Corrado de Spignano attesta di aver rogato un atto di vendita relativo ad una casa nel nostro centro storico trovandosi “ad pontem de Bolago” presso la porta dei giardini degli eredi di Baldovino de Salvo.

A causa delle numerose alluvioni, il ponte venne riparato e ristrutturato nel 1733. Novant’anni più tardi, nel 1823, quando tutta la Liguria era ormai stata annessa al Regno di Sardegna, si decise di deviare il torrente Boate nel tratto finale, per realizzare di una nuova strada carrozzabile per Santa Margherita; per questo motivo oggi il ponte rimane un’opera da ammirare, per la sua linea slanciata e le sue antiche pietre, ma inutile, avendo perso la sua originaria funzione.

Ti potrebbero interessare

Ruderi dell’Abbazia di Valle Christi

Funivia Rapallo Montallegro

Chiesa di San Francesco