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Lungomare Vittorio Veneto

“Salotto buono” della città, il Lungomare Vittorio Veneto accoglie il visitatore che arriva a Rapallo spalancando davanti ai suoi occhi una scenografia perfetta ed affascinante: di fronte al mare, la collana di palme, alte e svettanti, fa da contrappunto verde alla fila di palazzi in stile che la circondano e che ospitano nei dehors i grandi nomi della ristorazione e dell’accoglienza rapallese.

Al centro, il Chiosco della Musica differenzia il nostro lungomare da tutti quelli delle cittadine rivierasche e riporta alla mente il periodo dei primi del Novecento, quando Rapallo era tra le pioniere del nuovo turismo dell’epoca, una tra le mete più ambite per i soggiorni dei viaggiatori europei e di oltreoceano.

Lungomare e castello
All’estremità orientale, il castello cinquecentesco ricorda il bagaglio di storia e di cultura della città, mentre dalla parte opposta il porto turistico, moderno e frequentato da grandi yacht offre un’immagine di località ricercata e sempre al passo coi tempi: in un solo colpo d’occhio si condensano le due anime di una cittadina completa, che vive sul mare, ma ha saputo anche crescere andando oltre l’immagine di località di villeggiatura estiva.

Gli esercizi commerciali, sia quelli di antica tradizione che quelli di recente apertura, offrono uno shopping vario e di qualità, sempre attento alle ultime tendenze.

Grazie ad un clima che consente di organizzare eventi all’aperto tutto l’anno, il Lungomare è teatro delle manifestazioni più varie: dai concerti di musica leggera agli appuntamenti sportivi, dalle iniziative legate al Natale, al Carnevale e alla Pasqua alle rassegne estive, il manto rosso Lungomare in bianco e nerodella passeggiata affacciata sugli scogli si dimostra sempre la scenografia ideale per accogliere il pubblico.  

Il lungomare è oggi un biglietto da visita prestigioso per la città e per tutto il centro storico che si trova immediatamente a ridosso della fila di case affacciate sul mare, quelle stesse case che fino alla metà dell’ottocento, quando sono iniziate le fortune turistiche di Rapallo, erano lambite dalle onde o poggiavano direttamente sulla spiaggia dove venivano tirati in secca i gozzi dei pescatori.

La Casa Garibalda
Una di queste case è la Casa Garibalda, dalle caratteristiche strisce bianche e grigie, oggetto di un accurato  restauro terminato in questi ultimi anni . E’ uno dei palazzi più significativi dell’antico abitato rapallese, classificato anche come monumento nazionale. In facciata lo stemma in marmo dell’ammiraglio Biagio Assereto ne indicherebbe la datazione al XIV secolo, mentre le case retrostanti porticate si debbono ritenere più antiche.

Le colonnine in marmo così come la decorazione a fasce bianche e nere impreziosivano l’edificio che nel XIX secolo e per molti anni seguenti accolse esercizi alberghieri ed anche un night nel giardino pensile. Una lapide all’esterno del complesso ricorda che tra gli ospiti dell’allora “Pensione Suisse” ci fu anche, nel 1901, il compositore Jean Sibelius, che qui compose la sua Seconda Sinfonia op.43. Sul palazzo di fronte, un’altra targa ricorda invece il soggiorno di Friedrich Nietzsche, che nel 1882, compose la prima parte di “Così parlò Zarathustra”.

La Fontana del Polipo
A Ponente il Lungomare è preceduto da un’ampia piazza, ottenuta con la copertura della foce del torrente San Francesco, al centro della quale spiccava la cosiddetta Fontana del Polpo, una originale fontana che ha al centro un grande polpo in bronzo, opera dello scultore Italo Primi. La fontana è stata rimossa per una modifica della viabilità dovuta a motivi di sicurezza a tutela della incolumità pubblica, ma  è previsto che l’amato simbolo della piazza torni al suo posto, dopo un accurato restauro, al termine di complessi lavori di riqualificazione del waterfront.

A Levante il lungomare termina con una spiaggia di sabbia e la foce del Torrente Boate, preceduto dai Giardini G.Verdi, con il monumento ai Caduti dello scultore Nicola Neonato, e dalla Rotonda Marconi, con il monumento a Cristoforo Colombo. Alto ed imponente, quest’ultimo fu eretto nel 1914 in seguito ad una raccolta fondi espressamente voluta nel 1909 fra i Rapallesi emigrati in America ed è opera dell’artista italo-argentino Arturo Dresco.Il monumento a Colombo E’composto da un basamento di granito rosso su cui si trovano quattro figure allegoriche: Nettuno col tridente, la Prigionia incatenata, la Fede che tende la mano protettrice verso l’eroe, la Storia che annota la grande impresa sul suo libro. Al centro in alto, la grande statua del navigatore genovese è rappresentata con la mano destra levata verso il mare ed il dito che indica la direzione verso cui si trovano le Americhe.

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