Proprio al centro del Lungomare Vittorio Veneto si trova Il Chiosco della Musica, una singolare costruzione in stile liberty che non ha simili nella zona e che ricorda gli eleganti padiglioni nei giardini di celebrate stazioni termali europee della Belle époque.
Inaugurato nel 1929 (precisamente domenica 3 novembre), fu voluto dai rapallesi emigrati in Cile che desideravano donare alla loro città natale una sede adatta ai concerti musicali bandistici: le famiglie rapallesi trapiantate in Sud America aprirono una sottoscrizione che in tre anni ebbe pieno successo.
Il progetto elaborato dal geom. Luigi Devoto si sviluppava su di un diametro di dieci metri ed una altezza di nove, con dodici colonne che sorreggevano la cupola. Ad impreziosire il grazioso chiosco contribuirono in modo determinante gli splendidi affreschi all’interno della cupola, opera del prof. Giovanni Grifo, un artista che già in precedenza s’era fatto tanto apprezzare per “Le quattro stagioni di Rapallo cosmopolita”, sulla facciata dell’Hotel Savoia e per altre opere.
L’affresco è un’autentica antologia dei più famosi compositori: nella cupola sono raffigurati Verdi, Rossini, Bellini, Boito, Beethoven, Auber, Meyerbeer, Palestrina, Mozart, Berlioz, Gluck, che hanno alle spalle i personaggi delle loro opere maggiori; incastonati nei medaglioni sugli archi: Bach, Spontini, Pergolesi, Cimarosa, Bizet, Ponchielli, Gounod, Donizetti, Monteverdi, Händel, Haydn e Puccini. Un vero tempio della musica che negli anni Trenta offriva un nutrito programma di concerti per banda ma anche intrattenimenti di musica classica per pianoforte ed archi. Il pubblico prendeva posto sulle sedie disposte attorno al chiosco.
Durante il secondo conflitto la costruzione venne utilizzata dall’esercito tedesco per deposito di sacchi di cemento destinati alla costruzione del muraglione antisbarco ed una bomba esplose nelle vicinanze scheggiando le colonne. Ben più grave, comunque, il danno provocato agli affreschi dalla salsedine e dall’umidità.
Un recentissimo restauro è intervenuto a salvaguardare gli affreschi, ed ha interessato anche la sistemazione ed il recupero della circostante Piazza Martiri della Libertà, ripavimentata in pietra e resa pedonale. Nel corso di questi lavori sono venuti alla luce i resti dell’antico molo, che sono stati restituiti alla città grazie ad una piramide in vetro che li rende parzialmente visibili.
La zona dove sorge il Chiosco della musica infatti è da sempre chiamata ”Marina delle barche” e gli edifici che circondano Piazza Martiri della Libertà sono le case dell’antico borgo di pescatori, i cui portici anticamente erano lambiti dalle onde.